Buon sabato! In 6 minuti (orologio alla mano…), vi racconto come anche una operazione apparentemente banale, quale la condivisione del link di un video da #youtube, possa essere svolta con reale competenza digitale grazie alla risorsa di cui vi parlo qui ⬇️. Si realizza, così, il sogno di molti docenti: quello, cioè, di far riprodurre agli allievi un filmato selezionato, in una finestra pulita e sicura, rimuovendo pubblicità e distrazioni! Risorsa preziosa soprattutto per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, ma adatta ad OGNI Ordine e Grado di Istruzione. Come sempre graditi/e feedbacks e condivisioni, un caro saluto.
Credo che il giornalista si riferisca ad una pagina, e non ad un profilo (ricordo che il profilo vale solo per persone fisiche esistenti e riconoscibili), ma invito i miei allievi, gli amici e colleghi docenti ed OGNI cittadino a leggere con attenzione questo articolo uscito sulle colonne del quotidiano Il Secolo XIX. Io lo ricordo praticamente OGNI giorno: #internet è una cosa seria e, forse, non è per tutti se non si ha consapevolezza. Le conseguenze, poi, si pagano in maniera tangibile! Ne parlerò ancora in occasione dei miei prossimi corsi e seminari, buona serata con un invito alla condivisione.
Rientrato da poco da una lunga giornata di corsi di #formazione e riunioni, mi scrivono da Pordenone e…anche là, in un Istituto scolastico, campeggia il mio #galateodimisterinternet! Un progetto che considero come un figlio, che tante soddisfazioni mi sta regalando a livello nazionale! 🇮🇹 Ricordo che si scarica gratuitamente e diviso per fascia di età (gli amici di Pordenone lo hanno stampato persino in bianco e nero, grazie!) da https://bit.ly/galateointernet! Mi è stato regalato un sorriso, prima di riposare.
Il 21 febbraio, con preparati amici/colleghi relatori, sono intervenuto all’interessante Seminario sulla Sicurezza sul Web e la Prevenzione del Cyberbullismo che si è tenuto a Sanremo, presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Colombo, per l’occasione gremita da genitori e docenti.
Cliccando QUI, è possibile vedere ed ascoltare integralmente la mia intervista, realizzata dal cronista Nicola Esposito, in cui fornisco alcuni consigli pratici per l’adozione di un comportamento sicuro su internet.
Gentili lettori ed amici, per usare la rete ed in particolare i social media con la testa date un’occhiata a queste pochissime indicazioni fumettose e…ricordatevi di metterle in pratica! 😉
Come lascia intuire il titolo, da tempo durante la mia attività professionale – ma anche chiacchierando al bar con gli amici – mi spendo affinchè sia chiaro ai più che scrivere su Facebook e “postare” un contenuto non equivale ad affidare un proprio pensiero “di pancia” a quella estesa prateria che molti credono essere la rete Internet.
In realtà, agire sul web e pubblicare contenuti o sfoghi sui social networks o su piattaforme di blogging ha chiare e determinate ripercussioni sulla vita reale. Anche da un punto di vista strettamente normativo. Per questo, ho letto con vero piacere l’articolo pubblicato dall’Avvocato Stefano Comellini, legale esperto su tematiche inerenti il Diritto della Rete e più in generale in ambito IT, ed ho avvertito l’esigenza di riportarvelo CLICCANDO QUI.
Una cosa, però, ve la anticipo: se vi dicessi che ciò che viene scritto, ad esempio, su Facebook può essere utilizzato…come prova in tribunale?
TI SENTI VERAMENTE SICURO DELLA TUA PASSWORD? Buon Safer Internet Day 2016!
Per celebrare degnamente il Safer Internet Day 2016, giorno promosso dall’Unione Europa perchè si parli, istituzionalmente e su scala internazionale, di Sicurezza in Rete con particolare attenzione alla tutela dei minori, propongo un mio vecchio articolo – decisamente attuale, se mi consentite – legato alla scelta e all’utilizzo di una password efficace per tutelare e mettere al riparo da occhi indiscreti le nostre identità digitali.
Gentili amici, le tante attività didattiche mi tengono in questo periodo lontano dal blog, che continuo però a seguire con la coda dell’occhio. Ho pensato quindi di proporvi in video, questa volta, il mio recente intervento al Seminario sulla Sicurezza Informatica e Telematica a cui sono intervenuto come relatore il 13 febbraio 2014, a Sanremo, presso la Sala Consiliare con il patrocinio del Comune stesso. L’evento è stato organizzato dall’Agenzia Formativa di cui sono sono Coordinatore Didattico in Liguria, l’Istituto Formazione Franchi, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Sanremo Ponente e alla presenza dell’amico ed esperto della Polizia Postale Ligure, l’Ispettore Capo Paolo Primiani. Ad accompagnarci anche in questa avventura l’amica pedagogista e docente Patrizia Traverso: insomma, abbiamo cercato anche in questa occasione di interpretare il ruolo dei “tre moschettieri”, e speriamo di essere riusciti a lanciare un messaggio educativo importante, con il sorriso.
Attendo vostri eventuali commenti e suggerimenti…e vi ringrazio!
Molti di noi, in questo momento, avranno effettuato l’accesso a Facebook e staranno consultando gli aggiornamenti di stato degli amici presenti nella home (sì, anche tu che stai leggendo questo articolo… 😉 ).
Siamo sì responsabili per le nostre azioni ma non possiamo prevedere ciò che scriveranno o condivideranno i nostri contatti, per cui può capitare – più di frequente di quanto non si creda – di imbatterci in post (messaggi) dai contenuti volgari e offensivi, oppure violenti e fonte di spam.
Per esprimere il nostro disappunto non occorre assolutamente commentare i messaggi inappropriati o condividerli convinti di esporre gli autori ad una sorta di “pubblica gogna”: così, infatti, si farebbe il loro gioco.
Facebook fortunatamente mette a disposizione di tutti gli utenti una semplice funzione ancora troppo poco utilizzata: quando incontriamo un contenuto non adeguato è sufficiente cliccare sulla tendina a destra del messaggio, scegliendo poi la voce non desidero vedere questo contenuto (come vi mostro nella figura 1, clic per ingrandire).
Fig. 1 Con un clic possiamo essere noi a valutare i contenuti presenti su Facebook
A questo punto sarà sufficiente indicare, sempre con un clic, il motivo per cui vogliamo nascondere un determinato messaggio, ad esempio perchè ritenuto da noi non interessante, offensivo o spam. La procedura di segnalazione contenuti di Facebook proseguirà quindi brevemente e culminerà chiedendoci se vogliamo richiedere al nostro amico di eliminare il contenuto da noi segnalato oppure se vogliamo inoltrare la segnalazione direttamente a Facebook.
Un breve inciso: resto dell’idea che per far presente ad un amico che qualcosa da lui pubblicato non è del tutto “opportuno” non sia necessario aprire una segnalazione ma basti inviargli un messaggio privato, per non dire che è ancor meglio dirglielo con garbo a voce.
Per questo, consiglio di procedere sempre effettuando la segnalazione a Facebook: verremo avvisati che nessuno sarà informato della nostra azione e che Facebook si riserverà di vagliare quanto abbiamo segnalato, provvedendo a rimuovere o meno il contenuto stesso, se non rispetta gli standard previsti dal social network.
Una e-mail all’indirizzo da noi utilizzato per accedere al social network ci avviserà comodamente della scelta effettuata dal team di Facebook e ci suggerirà di cliccare su un link che conduce alla dashboard di assistenza (in pratica un “ponte di comando” in cui si trova il riepilogo delle nostre segnalazioni) per conoscere il responso finale. Vi propongo qui di seguito un esempio di conferma della rimozione di un contenuto che presentava varie volgarità che ho segnalato di recente (clic per visualizzare più in grande:
Fig. 2 – Se il contenuto non rispetta gli standard di Facebook, verrà rimosso dopo essere stato vagliato.
Data la mole di dati che attraversa quotidianamente Facebook è irragionevole pensare che ogni contenuto segnalato venga immediatamente rimosso (e occorre anche dire che le nelle maglie dei filtri di Facebook rimane ancora troppo poco), ma vale sempre la pena spendere un clic per compilare la brevissima segnalazione che ci viene offerta e contribuire ad essere protagonisti della rete e non solo lettori passivi.
Ricordo, infine, che tra i contenuti non ammessi nel regolamento d’uso vi sono offese ed ingiurie ad una religione (le espressioni di bestemmia rientrano in tale categoria) e ai suoi esponenti o ad un’etnia, discriminazioni razziali o nei confronti di una disabilità, espressioni di violenza verso persone, animali ed oggetti inanimati, diffamazioni a vario titolo.
L’invito quindi, anche in questa giornata di ferragosto, è quello di contribuire a selezionare le informazioni che transitano sul web, senza lasciarle scivolare addosso: utilizzare una sana dose di buon senso può renderci certamente cool anche sui social media!
Web e Minori: un binomio che ho avuto modo di affrontare nell’interessante Seminario sulla Sicurezza Informatica e Telematica di giovedì 21 febbraio, alle ore 20 e 30,che ho contribuito ad organizzare per conto dell’Istituto Formazione Franchi Liguria, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Mario Novaro di Imperia.
Nel mio intervento come relatore ho scelto di trattare il tema del parental control servendomi dell’ottimo e gratuito programma Windows Live Family Safety, illustrando come impostare con semplicità adeguate restrizioni per consentire una navigazione sul web sicura e piacevole per tutta la famiglia, senza dimenticare importanti riferimenti ai social networks e agli accorgimenti da porre in essere per evitare ai minori di cadere nelle insidie della rete.
Ad accompagnarmi in questo incontro dall’elevato valore formativo anche l’amica Dottoressa Patrizia Traverso, pedagogista clinica e docente, che si è soffermata sull’importante ruolo della famiglia nell’educare i giovani all’utilizzo delle nuove tecnologie. Ecco quindi, come mi piace sempre ricordare, che computer e rete non sono strumenti da guardare con sospetto o rifiuto, ma preziosi alleati nello svago, nello studio, nel lavoro, purchè vi sia una adeguata formazione da parte di chi li utilizza…a qualunque età ;-).
Andrea Cartotto
Trainer Andrea
* in basso, la photogallery con alcuni scatti dell’evento