Cari amici e lettori, riporto anche qui l’augurio che, quest’anno, ho utilizzato sui miei profili social per celebrare il Santo Natale, con particolare riferimento al “king”, Facebook:
Se leggete questo mio messaggio di auguri, siete nella mia cerchia di amici su #Facebook. E, come sa chi mi conosce e ha chiacchierato con me, allora abbiamo avuto realmente un rapporto personale/professionale: in entrambi i casi, un rapporto umano, per me molto importante. Buon Natale, perchè tra poche ore si celebra la nascita del primo vero “vip” della storia, la figura di Gesù per chi tra noi crede, o si coglierà l’occasione – per chi ne avrà la possibilità non dovendo essere al lavoro – di riappropriarci di un bene preziosissimo, il TEMPO, da dedicare ai nostri familiari e a noi stessi. Buon Natale a chi lo trascorrerà impegnato in un turno di lavoro o ad occuparsi della nostra sicurezza o salute in strada. Un sorriso per chi si trova nella malattia o nella difficoltà: un piccolo gesto da donare oggi, domani ed anche tutti gli altri giorni in cui siamo meno propensi a formulare auguri. #natale#christmas#natale2016
Se hai visto con attenzione l’immagine che ho pubblicato poco sopra, sappi che si tratta di ciò che NON DEVI FARE su qualunque social networks!
Alimentare, infatti, sul #web notizie fasulle ed infondate con condivisioni o commenti indignati non fa altro che fare il gioco degli autori di queste sane “bufale”.
Certo, anche Google nel calderone dei risultati proposti può fornire informazioni non esatte ma rimane un baluardo a cui, quantomeno affidarci: il minimo sindacale da fare, lo ricordo, quando si legge una notizia tramite i #social #networks, siti che trasmettono scarsa affidabilità o testate giornalistiche che non si conoscono è inserire alcune parole chiave (il titolo del presunto articolo, il tema chiave della notizia, il nome del personaggio famoso citato con accanto parole chiave (le famigerate”keywords”) hot come nascita, morte, matrimonio, ecc… proprio nella barra di ricerca di Google. State tranquilli che, se si tratta di una bufala consolidata, tra i vari risultati mostrati non potrete che accorgervene.
SITI INTERNET ANTI-BUFALE
Vi consiglio di consultare, periodicamente, magari aggiungendoli ai vostri preferiti (segnalibri per alcuni browsers) la lista nera dei siti spacciano “bufale” (clic QUI) o il sito ufficiale del noto giornalista – in ambito digitale e non solo – Paolo Attivissimo (clic QUI), che da tempo ha messo in atto (un po’ come me… 😉 ) una personale campagna per svelare agli utenti della rete le notizie “spazzatura”.
Insomma, io alcuni buoni consigli ve li ho forniti, dunque occhio: direi che ora, non avete più scuse! 🙂
Twitter, nota piattaforma di microblogging (traduco liberamente con “scrittura in pillole”) è ormai considerata parte della più nota categoria dei social networks, o social media.
La maggiore piacevolezza si avverte utilizzando Twitter mediante la sua comoda app, disponibile gratuitamente per sistemi operativi Android e i Os, facendola così divenire una delle fonti più comode e rapide di informazioni. Proprio pensando agli utenti della app, che possono ad esempio leggere il resoconto della giornata in orario serale, è stata introdotta circa un paio di giorni fa la modalità notturna: sostanzialmente, per riposare la vista, lo sfondo di Twitter diviene scuro, così come vengono adattate le varie icone che richiamano le differenti funzionalità.
Attivare la modalità notturna è molto semplice: come in figura 1, fate un tap con le dita sull’icona con la vostra immagine del profilo, in altro a sinistra, e quindi fate un altro tap sull’interruttore modalità notturna per attivarla! Basterà premere nuovamente l’interruttore per disattivare tale modalità.
Tocchiamo in alto a sinistra l’icona con la foto del profilo.
Un tocco sull’interruttore modalità notturna, la attiverà, con un altro tocco potremo disattivarla.
Ora, sperimentate questa funzione e…non fate troppo tardi!
Il fenomeno #Pokémon Go ha raggiunto dimensioni planetarie, ma…meno male che il primo premio per l’originalità rimane sempre saldamente in tasca a noi italiani!
Guardate, infatti, questo esilarante video parodia!
Fiocco azzurro: da oggi è operativo il mio canale#Telegram, in cui con cadenza periodica offrirò qualche consiglio pratico sull’uso corretto degli strumenti tecnologici, suggerirò links utili, parlerò di prevenzione e sicurezza in rete. Gli amici possessori di smartphone possono semplicemente avviare l’app di Telegram e cercare “Trainer Andrea“. Il link esteso del canale, per chi lo desiderasse, è telegram.me/andreacartotto. Clic UNISCITI e…il gioco è fatto! Buon pomeriggio!
Come lascia intuire il titolo, da tempo durante la mia attività professionale – ma anche chiacchierando al bar con gli amici – mi spendo affinchè sia chiaro ai più che scrivere su Facebook e “postare” un contenuto non equivale ad affidare un proprio pensiero “di pancia” a quella estesa prateria che molti credono essere la rete Internet.
In realtà, agire sul web e pubblicare contenuti o sfoghi sui social networks o su piattaforme di blogging ha chiare e determinate ripercussioni sulla vita reale. Anche da un punto di vista strettamente normativo. Per questo, ho letto con vero piacere l’articolo pubblicato dall’Avvocato Stefano Comellini, legale esperto su tematiche inerenti il Diritto della Rete e più in generale in ambito IT, ed ho avvertito l’esigenza di riportarvelo CLICCANDO QUI.
Una cosa, però, ve la anticipo: se vi dicessi che ciò che viene scritto, ad esempio, su Facebook può essere utilizzato…come prova in tribunale?
Gentili amici, per augurarvi un buon proseguimento della domenica vi voglio regalare due immagini “vintage” che potete liberamente scaricare e, eventualmente, collezionare. La prima, rappresenta un suggestivo collage con i marchi dei principali social networks…rivisitati in una veste particolarissima, la seconda ci ricorda com’erano i computers portatili quando il concetto di portatile non era propriamente quello del 2014! 😉
Google si unisce alle celebrazioni dei 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino con un doodle che racchiude, in un breve filmato, alcune immagini suggestive che conducono dal “lontano” 1989 sino ad oggi.
Non perdete l’occasione, cliccate oggi sulla pagina principale di Google; se invece volete ripassare un po’ di storia del Muro, trovate un approfondimento QUI.
Certo, il titolo di questo post può apparire dai toni sensazionalistici: eppure, promesso, corrisponde assolutamente al vero! L’ormai onnipresente Google, infatti, ha da tempo reso disponibile online una preziosa risorsa culturale denominata Google Art Project: andando dritti sul sito ufficiale del progetto (clic QUI) potremo infatti, comodamente da casa e dal nostro personal computer, effettuare suggestive visite ai musei e alle opere d’arte più prestigiosi del mondo! E, il tutto, senza neppure acquistare il biglietto! 🙂
Una volta sulla homepage del sito, ad accoglierci ci saranno una delle opere presenti negli archivi, proposta in maniera assolutamente casuale (simpatica idea, ad esempio, per scoprire quelle meno conosciute), a centro schermo, e una comoda barra di navigazione nera, in alto, come possiamo osservare qui sotto:
Figura 2 – Screenshot homepage Art Project
In perfetto stile Google potremo ricercare il titolo di un’opera o il nome di un Museo (per l’Italia, tra gli altri, sono presenti gli Uffizi di Firenze o il Museo della Civiltà Romana) semplicemente digitandolo nel box di ricerca a sinistra, altrimenti potremo cliccare su Collezioni, Artisti, Opere d’arte e scorrere il nutrito elenco.
Per accedere alle sale ci basterà cliccare sul nome del museo e, in un batter d’occhio (sia chiaro, la velocità del “battito” dipende dalla velocità della nostra connessione…), cliccando su VISTA MUSEO o VISUALIZZAZIONE MUSEO potremo iniziare un appagante viaggio tra corridoi, sculture, tele meravigliose: un percorso digitale poco “virtuale” e molto reale, da comandare con il tasto sinistro del mouse scorrendo nelle quattro direzione, secondo il classico principio di consultazione delle Google Maps, applicato in questa circostanza all’Art Project.
Durante il nostro “tour” saremo guidati dalle miniature, presenti verso il fondo della pagina, delle opere d’ospitate nei luoghi in cui stiamo passeggiando con il mouse: cliccando su una di esse, la osserveremo ingrandita e potremo effettuare anche un comodo zoom: ah, il piacere di poter ingrandire i particolari che più ci interessano senza la calca dei visitatori e senza il timore di avvicinarci troppo! 😉
A completare questo affascinante viaggio in differenti località del mondo il pulsante dettagli, posto accanto ad ogni opera su cui abbiamo deciso di cliccare: a sinistra della tela, si aprirà infatti anche un commento descrittivo degno di un buon testo di Storia dell’Arte. L’unico piccolo neo è che i dettagli sono pubblicati in lingua inglese…ma esiste pur sempre Google Translate! (clic QUI).
Figura 3 – Screenshot dettagli opera
Insomma, un sito internet davvero prezioso che non può mancare tra i preferiti di navigatori occasionali, studenti, professionisti, docenti. A proposito: cari docenti di Storia dell’Arte, avete mai pensato che le lezioni possono divenire con una risorsa come questa ancora più stimolanti e interattive?