La ricerca inversa per immagini ci consente di partire da una immagine in nostro possesso, di cui non abbiamo informazioni o un nome file definito, per ottenere direttamente da Google una descrizione e maggiori dettagli. Utile ad esempio, come nel caso che descrivo passo passo nel videocorso, per risalire dall’immagine di un dipinto al titolo dell’opera e al suo autore. P.s. Si può fare anche da smartphone e tablet, con un piccolo accorgimento che vi racconto sempre qui. Come sempre, graditi/e feedbacks e condivisioni. Grazie!
Inserire una firma o una bella filigrana trasparente su una foto che intendiamo, magari, pubblicare sul #web, sul sito dell’Istituto, su altre piattaforme affinché venga tutelata la sua paternità, è semplice e comodo con Fotor. Vi spiego, in appena 6 minuti, come procedere. P.s. Sul mio canale trovate un altro videocorso dedicato a questo programma, anche nella sua versione interamente #online. Insomma, da provare. Come sempre, graditi/e feedbacks e condivisioni.
Creare – in circa 10 minuti – un collage di immagini (o effettuare modifiche rapide su di esse) personalizzato, accattivante ed in maniera semplice è possibile! Una risorsa trasversale, quella che vi mostro oggi, che non necessita di installazione perché può essere utilizzata tranquillamente nella sua versione #online. Ideale per le attività a conclusione dell’Anno Scolastico e non solo, si sposa con numerose esigenze di docenti ed alunni. 10 minuti sono anche quelli che occorrono per la visione del videocorso, dunque…come sempre, graditi/e feedbacks e condivisioni con l’augurio per una quanto più possibile serena giornata!
Ricercare e scaricare una immagine da #Google non ci mette mai al riparo da possibili violazioni del diritto d’autore, soprattutto in ambito scolastico e professionale.
Vi piacerebbe ritrovare, ad esempio, in un gigantesco cartellone pubblicitario, una bellissima immagine scattata da voi senza che nessuno vi abbia avvisato? Fortunatamente, ci sono ottime e famose risorse #online che ci consentono, in tutta sicurezza, di ricercare (e far ricercare) immagini accattivanti e di alta qualità in tutta sicurezza e libere da #copyright. Ve lo racconto qui, con un linguaggio come di consueto davvero accessibile a tutti. Come sempre, graditi/e feedbacks e condivisioni!
Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato sul suo sito ufficiale (www.garanteprivacy.it), qualche tempo fa ed in formato grafico, le linee guida essenziali per tutelare al meglio sul #web e sui #social le foto pubblicate (lo ricordo, consapevolmente) da noi utenti.
Le ripropongo qui, invitandovi a dare una rapida ma attenta occhiata:
Le linee guida per tutelare le proprie immagini online
Aggiungo qualche mio breve consiglio “integrativo”:
le foto che ritraggono minori, soprattutto se in tenerà età, andrebbero evitate a prescindere; se pubblicate comunque, consiglio di coprire almeno il viso. Per i meno esperti di ritocco digitale, su Facebook è ad esempio possibile apporre un adesivo proprio mentre si scrive un post, cliccando sull’apposita icona;
qualora si voglia mantenere una certe riservatezza sulle proprie attività, evitare di pubblicare una foto e “localizzare” il post o il tweet che si sta componendo, utilizzando il pulsante a forma di segnaposto;
non pubblicare o condividere per alcun motivo foto che ritraggano gesti di violenza commessi su esseri umani o animali, ad esempio per condannarli mediante un post: in questa maniera si fa solo il gioco di chi, all’origine, ha avviato la pubblicazione dell’immagine;
pur utilizzando la funzione di controllo dei tags in Facebook, utilizzando con un clic a destra in alto le “impostazioni della privacy”, richiedere alle persone coinvolte con noi nello scatto, anche se amici, se è possibile e gradito taggarli;
spiegare ai nostri ragazzi in età scolare che le foto a scuola vanno TASSATIVAMENTE evitate, con e senza tags;
se si incrocia una foto indesiderata o che ci ritrae a nostra insaputa, chiederne dapprima la rimozione con messaggio privato all’utente che l’ha pubblicata, quindi utilizzare il comando segnala foto messo a disposizione da Facebook e, solo in ultima istanza, rivolgersi alle Autorità come la sezione territoriale competente della Polizia Postale e delle Comunicazioni: inutile intasare gli organi di controllo di lavoro, senza aver fatto prima ricorso a quelli che si chiamano “strumenti di auto-tutela”;
per mostrare, ad esempio a familiari lontani, o archiviare foto di famiglia con minori, un sistema efficace può essere quello di ricorrere ad una bacheca segreta con il nostro social network per immagini Pinterest (https://it.pinterest.com) , oppure quello di utilizzare un servizio cloud gratuito come Google Drive (http://bit.ly/2kIw36a) condividendo una immagine o una cartella di immagini SOLO con alcuni indirizzi e-mail che riteniamo sicuri/affidabili.
In ultimo: fermiamoci 1 minuto a pensare che le nostre foto, una volta pubblicare in rete, diventano sostanzialmente di proprietà del web e, quindi, difficilmente governabili dal punto di vista della diffusione o non diffusione.
Come avete letto sopra, però, abbiamo a disposizione strumenti e buon senso per poter, in sicurezza, pubblicare gli scatti a cui teniamo. Basta usarli! 😉