Giornata infinita ma…condivido con piacere (online dalle 15 di oggi) il mio nuovo videocorso in cui vi segnalo un ottimo progetto tutto italiano realizzato dai due fratelli e studenti universitari Giuseppe e Pietrosilvio Cipolla (Giuseppe-Pietro Cipolla). All’interno dei siti web DSAstudymaps e DSA Study Maps Junior (DSAstudymaps (community) è possibile trovare e scaricare, per ogni Ordine di #Scuola, mappe concettuali sulle differenti discipline pronte all’uso. Un utile repository per famiglie, alunni e Docenti di Sostegno. Come sempre, condividete con i vostri contatti che riteniate possano beneficiare di queste risorse!
Sono ORGOGLIOSO di poter ufficialmente annunciare l’arrivo, nella formidabile web app #PanQuiz!, dell’Intelligenza Artificiale! Attivando Mister PanQuiz!, il nuovo assistente digitale ideato da Paolo Mugnaini, sarà sufficiente indicare alcuni parametri come numero di domande e grado di difficoltà – oltre all’argomento oggetto della verifica – e, grazie ad un sofisticato processo di intelligenza artificiale, la app genererà in qualche minuto la verifica pronta da somministrare! In pochi minuti, vi spiego come utilizzare questa nuova funzione e…condividete con i vostri contatti e Colleghi/e! Sul mio canale, cercate la playlist dedicata alla video formazione UFFICIALE sulla app del momento per la Scuola italiana!
#Intelligenza#Artificiale? Sappiamo realmente di cosa si tratti e come si possa utilizzare anche a scuola? Ho provato per voi l’applicazione web del momento, Chat #GPT! Fa parte del progetto più ampio #OpenAI (cercate sul canale il mio videocorso sull’altra app Dall-e 2 😉 ) e ci consente qualcosa di sorprendente: si ha, infatti, la sensazione di dialogare (o di porre una domanda) su argomenti anche complessi o strutturati in maniera naturale, con la semplicità dell’invio di un semplice messaggio di testo! Scopriamo insieme come utilizzare gratuitamente la web app del momento! Come sempre, graditi/e feedbacks e condivisioni!
Arricchisco la playlist già presente sul mio canale You Tube dedicata all’ #intelligenzaartificiale con una nuova e SBALORDITIVA applicazione web in grado di farci creare, davvero in pochi minuti e con accorgimenti professionali, una presentazione video con tanto di conduttore digitale, oppure ancora dando voce realisticamente ad una foto personale! Signori e Signore, ecco l’#AI al lavoro: nulla da temere, molto da conoscere ed approfondire. Immaginiamone, infatti, un uso didattico per dare voce alla disabilità , ed altro ancora. Come sempre, graditissimi/e condivisioni e feedbacks!
[Ulteriore novità per verifiche e questionari digitali efficaci!] Sono particolarmente contento di annunciarvi – in esclusiva – l’arrivo di una grande novità in #PanQuiz!, l’applicazione di riferimento interamente Made in Italy per la creazione e somministrazione di quiz e verifiche digitali! Da oggi, è possibile richiedere agli/alle alunni/e una vera risposta aperta da correggere e valutare successivamente, assegnando un punteggio per l’esattezza anche solo parziale della risposta o se è stata lasciata la risposta “in bianco”. Scopriamo insieme, in questo nuovissimo videocorso, come creare un questionario digitale di verifica con i fiocchi attivando la nuova tipologia di risposta: come sempre, graditissimi/e feedbacks e condivisioni.
Caro lettore, hai capito bene e il titolo non ti inganna. Certo, quanto ti sto per indicare non promette miracoli ma è un sistema utile e simpatico per prolungare la vita media delle cartucce utilizzate nelle comuni stampanti a getto d’inchiostro, da applicare soprattutto se le stampe da te prodotte sono – di solito – documenti che contengono testo in bianco e nero.
Tutto nasce da un font (carattere) “speciale” dall’intrigante nome ECOFONT, sviluppato da un’azienda di nome SPRANQ nei Paesi Bassi, la cui particolarità è quella di utilizzare nei programmi di videoscrittura caratteri…bucherellati al loro interno! E non è un modo di dire: in attesa di statistiche più autorevoli sembra, infatti, che un testo riprodotto con questi caratteri bucherellati consenta di risparmiare oltre il 15 % di inchiostro ed anche la quantità di carta utilizzata, nel caso di documenti medio-lunghi. Ovviamente si tratta di fori impercettibili alle dimensioni standard del carattere da noi utilizzate (di solito 12 o 14 punti), che divengono più evidenti solo utilizzando un’altra soglia di ingrandimento, come potete osservare in questo screenshot tratto dalla finestra di Microsoft Word 2010:
Davide e Golia…il carattere Ecofont proposto alla grandezza di 12 punti e di…80!
Questa ingegnosa e poco nota soluzione viene fornita, andando sul sito ufficiale http://www.ecofont.com, mediante un piccolo software a pagamento progettato per Word ed Outlook, ma è utilizzabile e sperimentabile da tutti gli utenti GRATUITAMENTE cliccando sulla voce download presente nella homepage e scegliendo il Free Ecofont Vera Sans. Per ottenere il nostro risparmioso carattere dovremo solo inserire il nostro nome nell’apposito form ed un indirizzo mail valido, ricordandoci di spuntare – se non siamo interessati – la casellina di adesione alla newsletter periodica relativa a novità su Ecofont.
La procedura è quasi terminata: per completarla dovremo solo cliccare una volta sul file ecofont.ttf (estensione tipica dei caratteri tipografici) per salvarlo sul nostro computer. Con le versioni di Windows VISTA e 7 l’installazione di Ecofont è davvero semplicissima! Basta effettuare un doppio clic con il tasto sinistro sul file e poi un ulteriore clic su INSTALLA. Fatto! Il nuovo e fiammante carattere verrà subito copiato all’interno della cartella dei caratteri di sistema e sarà utilizzabile dai più comuni software per la videoscrittura come Microsoft Word o Openoffice.
PER WINDOWS XP, invece, la procedura è solo un pizzico più laboriosa: consiglio di fare un clic con il tasto destro sul  file ecofont-ttf appena scaricato e di cliccare sul comando taglia. A quel punto, accedete al pannello di controllo e con il doppio clic aprite la cartella caratteri. Al suo interno basterà fare nuovamente un clic con il tasto destro e scegliere questa volta il comando incolla, così da aggiungere il nostro ecofont all’elenco.
Una relazione professionale, una ricerca fitta di informazioni reperite su Wikipedia o su un qualunque sito web, il testo completo di una norma legislativa:  questi sono solo alcuni esempi di documenti da stampare in cui ecofont si destreggia egregiamente. Non si fatica a credere che, con un medio o intenso utilizzo di una comune stampante ink-jet, il risparmio di inchiostro utilizzato si faccia sentire: il testo appare solo leggermente meno marcato rispetto ad un font tradizionale, ma questo è dovuto alla presenza interna dei forellini, che sembra attenuare lievemente la tonalità del nero.
E voi, cosa aspettate a sfoggiare il vostro nuovo font (o a scaricare il software completo), risparmiando qualche soldino e dando anche una mano all’ambiente?
Dici e-book e subito pensi a qualcosa di tecnologico ed alternativo alla classica lettura “tattile” con un buon libro in mano. Niente di più sbagliato. O meglio, ricondurre il concetto di libro elettronico a quanto descritto sopra sarebbe ingiustamente riduttivo.
Nella recente tre giorni (25-26-27 ottobre) svoltasi presso la struttura del Palafiori di Sanremo è stato celebrato l’E-book fest, neonata manifestazione per la città dei fiori che ha visto protagonista il libro elettronico declinato molte delle sue forme, e questo mi ha permesso grazie all’ascolto di conferenze e a incontri illuminanti – da appassionato prima ancora che da professionista nel settore della formazione informatica – di poter approfondire la mia conoscenza di una tecnologia certamente affascinante e di cui, spesso, si conoscono in maniera frammentata solo gli aspetti commerciali.
Cominciamo da un breve postulato: l’e-book, prima di tutto è semplicemente un libro. Così come non esistono lettori digitali e cartacei, ma semplicemente lettori, con la differenza che i fruitori del libro elettronico appaiono ancor più esigenti ed attenti di quelli “tradizionali”. In tram, in treno o più semplicemente a casa non sfogliano un numero più o meno consistente di pagine ma reggono un comodo e leggero e-book reader, un dispositivo di ridotte dimensioni concepito appositamente per la lettura e per un confort ottimale per gli occhi grazie all’e-ink (inchiostro digitale), con funzioni mirate per poter – ad esempio – aggiungere un segnalibro o se possibile scrivere una annotazione a margine. Ulteriore differenza: il lettore digitale ama la lettura in senso lato e del libro tradizionale osserva anche l’involucro, qualità della carta e dei font (caratteri) utilizzati, si sofferma sulla quarta di copertina. Per questo desidera ritrovare gli stessi dettagli anche in un formato elettronico (e-pub e mobipocket, preferiti al pdf) e desidera che siano gli stessi editori ed autori a comprendere le esigenze del consumatore finale. Ecco, questi sono tra gli aspetti che indubbiamente mi hanno sorpreso ed intrigato maggiormente all’e-book fest, grazie al felice incontro con Massimiliano Enrico e Luca Calcinai, quest’ultimo con tanto di camice e qualifica conquistata sul campo di e-book doctor (nella tre giorni sanremese, a chiunque portava il suo reader con malfunzionamenti veniva effettuata una verifica tecnica con eventuale riparazione del tutto gratuita.
Consulente freelance editoria digitale ed operatore del settore
Massimiliano Enrico mi ha accolto allo stand dell’e-book club italia (www.ebci.it) illustrandomi le sue esperienze di consulenza nel settore dell’editoria digitale e come un e-book reader non sia affatto un tablet, affiancandosi semmai ad esso (per inciso, prodotti come l’I-Pad non risultano quindi adatti per la lettura, semmai per una consultazione di documenti di vario genere e per la fruzione di contenuti multimediali). Successivamente è giunto il gradito invito di Luca Calcinai, fondatore dell’E-book Club Italia ed esperto ed operatore del settore, come Enrico, a visitare con tanto di erudita spiegazione il bellissimo e-book museum allestito in una spaziosa sala del Palafiori in ordinate vetrinette con esaurienti e completi pannelli esplicativi, in cui ho ravvisato da subito – e qui esce fuori la mia anima da formatore – una eccellente utilità didattica. Nonostante ci fossero eventi appositamente concepiti per scolaresche e docenti, non ci sarebbe occasione di conoscenza migliore di una visita al piccolo ma curato museo corredata dall’appassionata e competente spiegazione di Luca Calcinai, complemento indispensabile per apprezzare ciò che di lì a poco avrei potuto vedere e toccare con mano. Come vedete quindi, il filo conduttore resta lo stesso: gli amanti dell’e-book non sono necessariamente smanettoni tecnologici ma in primis appassionati lettori che, come nel caso del club, cercano a lorovolta di trasmettere questa passioni a visitatori e curiosi che si vogliano avvicinare a questo mondo. Perchè di mondo si tratta.
Luca Calcinai, l’e-book doctor
Luca mi ha guidato in un viaggio iniziato nel 1968 con i primi tentativi di produzione degli e-book readers, attraverso gli anni ’80 e ’90 sino ad arrivare al 2012 transitando attraverso una curiosa sezione denominata  meteore, all’interno della quale erano presenti quei dispositivi tecnologicamente dotati ma che hanno goduto di scarsa fortuna commerciale, come l’Asus Eee-Note. E qui emerge un altro aspetto che rende davvero pregevole sia l’evento in sè sia gli intenti dell’e-book club italia: non vi sono aspetti commerciali, non ci si sofferma su marchi e modelli ma tutto è incentrato sull’approccio da avere nei confronti del libro digitale, ritenuto eccellente prodotto ad esempio da diffondere nelle scuole con alcune note critiche – sempre garbate e motivate s’intende – da parte di Calcinai sulla diffusione di tablets all’interno degli istituti scolastici, ritenuti strumenti non idonei per lo studio e per la ri-lettura (eh già , perchè lo studio è un ulteriore tipo di lettura, che si unisce quindi alla lettura intesa come narrativa e alla lettura-consultazione, più distratta e variegata, come può essere quella di un quotidiano).
Da informatico quindi, confesso che ho preso parte all’evento nel suo insieme convinto di avere una soglia di conoscenza tecnica adeguata per avvicinarmi all’argomento e ne sono uscito arricchito dal punto di vista dei contenuti e dei rapporti umani, conscio quindi che l’e-book fest è stato una preziosa occasione di aggiornamento e di apprendimento, oltre ad avermi offerto spunti utili di cui intendo servirmi, in futuro, per la mia attività didattica.
Inoltre, i convegni ed i fortunati incontri che ho contribuito a propiziare mi hanno soprattutto permesso di comprendere il punto di vista di un vero lettore, come ciascuno di noi può essere se solo si sofferma a riflettere alcuni secondi in più, colmando quella lacuna dal punto di vista della user-experience che mi sono reso conto di avere non appena ho varcato la soglia delle sale congressi ed espositive per uscirne.
Un evento insomma che, come altri visitatori, mi auguro venga ripetuto con ancor maggior successo e pubblicità nel 2013. E chissà che sino ad allora io non abbia almeno affiancato volumi e volumetti tradizionali (e rassicuranti, aggiungerei) ad un comodo reader…
Con l’approssimarsi della data di lancio (26 ottobre 2012) del nuovo ed innovativo sistema operativo targato Microsoft, Windows 8, in tanti tra utenti avanzati o meno ed appassionati si è fatta strada la curiosità nel conoscerne pregi e difetti.
L’interfaccia grafica dell’ultima versione di Windows (l’aspetto estetico e la struttura di icone e menu per intenderci) sarà molto familiare agli attuali possessori di uno smartphone dotato della versione mobile di Windows – Windows Phone – che, per assecondare l’esperienza d’uso degli schermi touch, ha adottato al posto delle classiche icone da sfiorare (in gergo “tappare”) le live tiles, mattonelle interattive dalla dimensione generosa che si aggiornano automaticamente offrendo una panoramica immediata sullo stato di chiamate, sms e altre funzionalità .
Il concetto tradizionale di desktop quindi, sembra destinato ad essere fortemente innovato ma ciò che probabilmente decreterà il successo o l’insuccesso di Windows 8 sarà la versatilità del sistema, cioè la sua capacità di adattarsi a differenti tipologie di pc e, soprattutto, ai tablet.
In attesa di una mia “prova su strada”, per dare a tutti i lettori e gli amici del blog un’idea di quanto offerto dal successore dello stabile e funzionale Windows 7 propongo una interessante video-recensione realizzata dagli esperti di Tv Tech.Â
A chi invece non sa resistere all’attesa, ricordo che una versione non definitiva (in gergo Release Preview, anteprima) di Windows 8 è liberamente scaricabile cliccando qui, fornendo un indirizzo mail valido e selezionando l’Italia dall’elenco dei paesi disponibili. Raccomando – solo agli utenti più esperti – di seguire dettagliatamente le istruzioni presenti sulla pagina ufficiale di Microsoft e, comunque, di procedere con cautela. Inoltre, non dimentichiamo che tutte le versioni di Windows non definitive sono destinate a fare la classica fine dello yogurt…ovvero, una volta scadute devono essere disinstallate!
Gran bella idea i sistemi operativi mobili: tra questi, a mio avviso, dal punto di vista della personalizzazione eccelle Android, che mette a disposizione sul suo market una grande quantità di applicazione gratuite (ed anche alcune a pagamento dietro modica cifra) che rispondono alle più variegate esigenze di noi utenti ed appassionati. Dopo averlo scelto con soddisfazione  da tempo per equipaggiare il mio fedelissimo smarpthone, quest’oggi all’interno della mia rubrica Tecno Recensioni voglio segnalarvi un’ottima applicazione gratuita, Guida Tv Gratis, che ci consente di avere in punta di dito i palinsesti dei principali canali televisivi per tenere sotto controllo la messa in onda della nostra serie tv o trasmissione preferita o per vedere  semplicemente cosa offre il piccolo schermo.
Punti di forza dell’applicazione sono la grafica pulita, un’ampia gamma di canali disponibili e la possibilità – cliccando su una trasmissione – di aggiungerla direttamente con un tocco al calendario di sistema dello smartphone o del tablet per ricordarci di seguirlo.
Tra i palinsesti che possiamo consultare troviamo quelli di Rai, Mediaset (canali in chiaro e pay per view) e numerose altre emittenti che trasmettono in digitale terrestre. Disponibile anche la programmazione di Sky, per la quale tra l’altro esiste un’applicazione dedicata ;-).
Lato negativo è la possibilità di utilizzo del programma solo online, ma considerando la diffusione sempre maggiore delle connessioni mobili questo potrebbe essere un aspetto che può comodamente essere posto in secondo piano.
Una comoda soluzione insomma che, se non sostituisce il caro vecchio Tv Sorrisi e Canzoni e i suoi “simili” di certo li affianca facendo il suo dovere senza fronzoli.
Google ci ha abituato ad innovazioni e sorprese, oltre ad essere divenuto da tempo la quintessenza della ricerca in rete.
Questa volta voglio parlarvi di una piccola chicca targata big G (uno dei sinonimi con cui possiamo chiamare il re di internet), ma non si tratta di uno dei soliti servizi web quanto di un piccolo passatempo, magari per fare una pausa dalle consuete attività professionali rimanendo davanti al pc.
Se non avete ancora sentito parlare di Google Cube (e siete giustificati…), puntate il vostro browser all’indirizzo http://www.playmapscube.com e armatevi di un buon mouse e di mano ferma. Vi troverete di fronte ad un piccolo browser-game (in gergo, un gioco per pc da utilizzare direttamente online) che sfrutta la tecnologia già nota del servizio Google Maps.
In questo caso però non dovremo ricercare un indirizzo o un itinerario ma ad accoglierci ci sarà un grande labirinto a forma di cubo, dentro il quale si snoda un reticolato di strade, edifici, ponti, in perfetto stile Maps. Il nostro compito? Cliccare su start playing, e con il mouse far muovere il cubo facendovi scorrere all’interno una sfera blu pronta a rimbalzare dispettosa da una parte all’altra mentre cerchiamo di raggiungere sulla mappa l’obiettivo che ci viene indicato di livello in livello.
Se credete che sia un gioco da ragazzi scoprirete che non è così cimentandovi in prima persona con questo rompicapo dalla grafica accattivante, frutto dell’inventiva del team di sviluppo di Google. Un passatempo insomma che strizza però l’occhio alla promozione di uno dei servizi più utilizzati ed apprezzati dagli internauti: in perfetto stile Google.
Andrea Cartotto
Trainer Andrea
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